recensioni dischi
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FIVE TO TEN  "Stupid now"
   (2018 )

“Stupid Now” è il titolo del nuovo album dei ravennati Five To Ten. Il disco, primo capitolo discografico per la band romagnola, vive ancora sull’equilibrio sapientemente creato dai tre con una strumentazione piuttosto insolita: non ci sono chitarra e basso, ma soltanto pianoforte, batteria e voce. Nel corso dell’abbondante mezzoretta di “Stupid Now”, però, non se ne avverte la mancanza, anche perché il trio in questi anni ha saputo plasmare il proprio sound esattamente intorno all’assenza di chitarra e basso. “Stupid Now” si apre subito con un potenziale singolo come “Breathe”, dal fluire denso almeno fino al ritornello, in cui l’accompagnamento scompare per qualche secondo per esaltare il timbro di Silvia De Santis, sugli scudi per tutta la durata del disco. L’asticella si alza con “Right Thing”, il cui lento crescendo conduce verso un ritornello adesivo e impreziosito da un dolcissimo sottotesto di pianoforte. Dopo la seconda strofa, il pezzo si snoda su un dialogo fra piano e batteria e torna a crescere, riutilizzando soluzioni efficaci e godibili. Nonostante l’essenzialità della sezione ritmica, “Stupid Now” si rivela presto un album vario, figlio di soluzioni sempre diverse, come quelle vagamente danzerecce di “Superhero” o quelle più incalzanti di “Mrs. Babayaga”. I Five To Ten tornano con un lavoro che evidenzia le grandi capacità compositive del trio e si attesta su buoni livelli per tutta la sua durata. (Piergiuseppe Lippolis)