recensioni dischi
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MINOR SWING QUINTET  "Minor mali"
   (2018 )

Spesso ci troviamo coinvolti in qualcosa che chiamiamo “musica”, ma altro non è che un semplice esercizio di stile mal riuscito per artisti con un ego spropositato, pronti a prendere applausi e gloria da un pubblico molto poco preparato e con un orecchio poco fine. Altre volte, invece, ci troviamo davanti a musicisti che sanno il fatto loro, che delineano melodie ed atmosfere sfiorando con leggiadria le corde di una chitarra, una viola, un contrabbasso e qualsiasi altro tipo di strumento. Questo è il caso dei Minor Swing Quintet, un collettivo che si occupa di swing con un'ottima intraprendenza, senza preoccuparsi minimamente di ciò che il pubblico vuole, attuando la strategia della bella musica che non ha assolutamente confini spazio-temporali. I Minor Swing Quintet si propongono di riportare in auge uno stile che, spesso e volentieri, non viene ripreso da molti altri musicisti per scarse capacità tecniche, mostrando come la vera arte abbia bisogno di studio, capacità, competenze e caratteristiche che difficilmente si ritrovano nei musicisti moderni, bramosi di successo ma con molta poca gavetta alle spalle. I Minor Swing Quintet ripercorrono con la loro musica la semplice ma stupenda bellezza, destreggiandosi abilmente tra note, pause e ritmi in levare come se tutto ciò fosse accessibile a tutti e di facile portata. Il progetto, che gira già molto in Italia, sembra non aver proprio confini e fa capire che la bellezza, quella vera, vada portata il più lontano possibile e che la bravura trova sempre terreno fertile anche nelle orecchie più aride. Il loro ultimo disco ''Minor mali'' insegna proprio questo, a non arrendersi ai facili e superficiali ascolti ma ad andare oltre per ritrovare un gusto che, spesso, non ritroviamo ascoltando altra musica plastificata. In sostanza i Minor Swing Quintet impartiscono una grande lezione: cioè che la bravura, la bellezza e la voglia di fare ancora un certo tipo di musica non appartiene al passato bensì al presente, quello delle hit e delle canzoni stonate che però, con una buona dose di coraggio, potranno essere un ricordo sbiadito e rimpiazzato dall'eterna bellezza della musica vera. (Lorenzo D'Antoni)