recensioni dischi
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PALMER GENERATOR  "Natura"
   (2018 )

Zio e papà nella stessa band: il trio Palmer Generator è una band della famiglia Palmieri, con due fratelli a chitarra e basso, e il loro (rispettivamente) figlio e nipote alla batteria. Dopo un passato grunge ma sempre sperimentale, la formazione è giunta ad un sound che definisce post-psichedelico, che si esprime in 38 minuti di un unico brano, "Natura", suddiviso in quattro capitoli. Dopo un giro iniziale con la batteria, la musica si "blocca" su un riff di un semitono che ipnotizza, tra vari effetti e giochi con gli strumenti che creano una giungla sonora. Il riff subisce variazioni minimali nel tempo, e se in "Natura 1" il basso accende la distorsione e suona in maniera sferragliante, in "Natura 2", durante il lungo viaggio, la chitarra esegue note solenni che possono rimandare alla musica cosmica di Vangelis, però distorta. "Natura 3" è la fase più psichedelica in senso classico, con suoni allungati, delay, basso acido e insistenza del batterista sul ride. Da metà traccia, il rullante viene usato senza cordiera, per dargli quel gusto percussionistico e tribale che sa di rito magico. La parola "psichedelico" non deve far pensare ai Pink Floyd: qui siamo da tutt'altra parte, l'accezione "post" è la chiave di lettura corretta, e il kraut rock tedesco è la direzione giusta. In "Natura 4" la chitarra gioca con una melodia di tre note, modificandone continuamente gli accenti, mentre il basso lascia andare un veloce flanger e la batteria va e viene, senza creare un lineare sviluppo in crescendo. "Natura" così ci offre musica che fa contemplare l'esistente, fino al ripristino del collegamento con la Terra, quando il suono finale di "Natura 4" si "brucia". (Gilberto Ongaro)