recensioni dischi
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CAPTAIN HOLLYWOOD PROJECT  "Love is not sex"
   (1993 )

Andava così, a quei tempi. Si mettevano insieme due o tre coriste, magari due o tre ballerine che ci cantassero sopra se le voci non erano collegate a bellezze da cubo, e un vocalist che ci rappasse in mezzo. Fu il successo di tali Twenty 4 Seven, che fecero a spallate con Bennato/Nannini per il titolo di disco dell'estate 1990. Poi, una volta avuto successo, il tutto si sfaldava. "I can't stand it no more nonono" avrà detto l'occhialuto rapper prima di affidarsi a Nosie Katzmann, praticamente il re Mida della musica disco mitteleuropea, che gli accorpò una vocalist, e un repertorio che sembrava fatto apposta per la dance commerciale che andava in quegli anni. "More and more" sfondò nelle discoteche dove si voleva un minimo di melodia insieme al unz-unz-unz, e altri singoli ("Only with you" e "Rhythm of life") andarono bene, da meritare un album. Che venne battezzato "Love is not sex", probabilmente la frase che il Nostro diceva alla cubista portata in branda, a fine serata, e che reclamava qualcosa di più dell'accoppiamento. L'amore è una cosa, il sesso è altro. Unz-unz. Intanto, sparito anche lui. Chissà che ne è stato, c'è chi la notte non ci dorme. (Enrico Faggiano)