µ-ZIQ "Challenge me foolish"
(2018 )
A due anni dalla sua ultima fatica discografica, e a quasi un quarto di secolo dal suo debutto, Mike Paradinas è tornato con un nuovo album, questa volta firmato con quello che è il suo pseudonimo “principale”: µ-Ziq. Il producer di Wimbledon, attivo anche con altri side project, è solito utilizzare numerosi moniker per i suoi lavori più orientati verso il jazz e il funk. “Challenge Me Foolish”, uscito il 13 aprile per Planet Mu Records, è la raccolta di pezzi scritti e composti verso la fine degli anni novanta, uniti e contraddistinti da un gusto un po’ barocco dovuto soprattutto ai sintetizzatori che sovente somigliano a strumenti più classici. Il sound risulta, quindi, spesso luminoso e arioso, sebbene in alcuni sottotesti compaiano elementi più oscuri. C’è pochissima dance e tanta IDM: “Challenge Me Foolish”, nella sua ora di durata, si muove fra techno, prevalentemente sperimentale, drill’n’bass e jungle music, con qualche sporadica reminiscenza breakbeat, comunque distante dal suo gusto più danzereccio. Nel disco coesistono brani anche molto diversi fra loro e non risulta facile operare una cernita, ma certamente a spiccare sono “Robin Hood Gate”, con la sua deliziosa eleganza, “Durian”, che combina un ritmo acidulo e la voce di Kazumi, “Ceiling” con la sua tensione fra hip hop strumentale, breakcore e UK Rave, e la conclusiva “DoDaDu”, tanto leggera quanto ipnotica nella voce glitchata di Kazumi. “Challenge Me Foolish” è la conferma del grande talento di Mike Paradinas e del fatto che, probabilmente, fra la fine dei novanta e l’inizio del nuovo secolo il nostro abbia vissuto la sua fase aurea. (Piergiuseppe Lippolis)