recensioni dischi
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MARC SARRAZY & LAURENT ROCHELLE  "Chanson pour l'oreille gauche"
   (2018 )

“Chanson Pour L’Oreille Gauche” (appena uscito per Linoleum Records) è il secondo album in studio di Mark Sarrazy (piano) e Laurent Rochelle (sax soprano, clarinetto basso). Arriva a pochi anni di distanza da “Intranquillité”, che aveva rappresentato il vero e proprio debutto per il duo francese, e include dodici brani in cui il jazz è declinato in più di una forma. Nell’opener “Paysage Avant Pendaison”, ad esempio, i due dialogano e i fiati si stagliano su un elegante tappeto sonoro disegnato dal piano: lo schema viene frequentemente riproposto, ma i brani non si somigliano mai troppo e l’ascolto procede fluido. Tra forme definite e improvvisazione, il disco conosce alcuni momenti particolarmente brillanti: da “Voulevoulevouvouzelas”, che richiama certe sonorità afro non solo col gioco di parole contenuto nel titolo, al morbido classicismo chopeniano di “Funeral Blues”, col suo tono serioso e l’atmosfera più che vagamente funerea, passando per l’inquietudine e i cambi d’umore di “Malcom Malkovich”. Ma “Chanson Pour L’Oreille Gauche” è un disco anche carico di riferimenti letterari al decadentismo baudelairiano, specialmente nei passaggi più sofferti, e pure cinematografici, non soltanto per alcune atmosfere filmiche: “Suspiria” evoca davvero scenari dell’omonimo film di Dario Argento (a sua volta ispirato dal romanzo di Thomas De Quincey), non a caso è ad esso espressamente dedicata. “Chanson Pour L’Oreille Gauche” è un disco tanto ambizioso quanto riuscito: Sarrazy e Rochelle sono riusciti a essere citazionisti senza eccessi e impeccabili nell’esecuzione, facendo felici ttti gli amanti del genere. (Piergiuseppe Lippolis)