recensioni dischi
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SANDRO MUSSIDA  "Ventuno costellazioni invisibili"
   (2018 )

“Ventuno Costellazioni Invisibili” (uscito pochi giorni fa per Metrica Records) è il nuovo album di Sandro Mussida, compositore e violoncellista italiano di stanza a Londra, figlio del chitarrista della P.F.M., realizzato circa due anni e mezzo fa, nel 2015, in collaborazione con altri sette musicisti. Si tratta di un lavoro artistico e concettuale: un unico brano, presentato in due versioni distinte, una per ogni lato dell’LP, che propone diverse combinazioni e sovrapposizioni di figure musicali, derivanti da rapporti geometrici presenti nella forma triangolare e che fa riferimenti anche abbastanza espliciti agli avanguardismi anni settanta di Battiato e Giusto Pio. Mussida ha, inoltre, lavorato a tre diversi missaggi per perfezionare la fruizione di questo lavoro. “Ventuno Costellazioni Invisibili” è un’esperienza strutturalmente complessa: è la purezza del minimalismo più classico legata all’armonia, figlio di un lavoro in profondità sul concetto della percezione di tempo e spazio, con piccole cellule sonore triangolari che ruotano a diverse velocità. Il flauto e il clarinetto di Enrico Gabrielli (noto membro dei Mariposa, dei Calibro 35 e dei Winstons), il violino di Yoko Morimyo, il piano di Susanne Satz, la chitarra elettrica di Alessandra Novaga, le percussioni di Giulio Patara e Sebastiano de Gennaro si uniscono al live looping di Giuseppe Isgrò (fiati) e, ovviamente, Sandro Mussida (violino) per confezionare un prodotto capace di offrire un’esperienza tutta da vivere, più che da raccontare semplicemente. (Piergiuseppe Lippolis)