DURACEL "Supermarket"
(2018 )
E poi ci sono dischi che riconciliano con la vita. Non perché contengano chissà quali alti messaggi, ma solo perché la coerenza, insieme a note sicure e decise, accompagnate ad una sana e centrata denuncia sociale, possono (più che mai ora, in questo periodo storico) farci stare meglio, felici, rassicurati. E' il caso del nuovo album dei meolesi Duracel (non è una malattia, sono semplicemente nativi di Meolo, in provincia di Venezia), 15 anni di onorata carriera punk alle spalle, 5 album (con quest'ultimo) già regalati ai posteri, ed un futuro che, a giudicare dai 12 nuovi episodi, potrà fornire alibi per altrettante stagioni di buona musica, divertimento e, perché no, di una decisa dose di incontenibile pazzia. La voce ed il basso di Marco Zamuner (noto anche come componente dei Derozer) sono più in forma che mai, il muro sonoro dei fratelli Valentino e Leonardo Cadamuro (chitarra-batteria) demolirebbe persino il Vallo di Adriano, mentre la solista di Andrea Storgato arzigogola come non mai tessiture finissime, difficilmente riscontrabili in altri dischi punk. L'iniziale "Come una volta", "La mia vita è uno shot", la title track "Supermarket" e l'irresistibile "Nessuno è mai uscito vivo da Italia '90" sono in grado, come dicevo in apertura, di riconciliare con la vita. E non stiamo per nulla esagerando. Alla larga chi si approccia alla musica con malcelata puzza sotto il naso: vi lasciamo alle vostre masturbazioni freejazz. Qui c'è solo musica vera. (Andrea Rossi)