recensioni dischi
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STORMWOLF  "Howling wrath"
   (2018 )

In quest'epoca nella quale il metal è contrassegnato prevalentemente da death, core, dark, black, doom e simili amenità, scovare una band che percorra i territori dell'heavy metal classico, "old school", è divenuta quasi un'impresa. Di conseguenza, quando ci si imbatte in combo come i genovesi Stormwolf, davvero bravi, quadrati e propositivi (altra peculiarità, quest'ultima, in via d'estinzione, ora che le metal band sembrano tutte fatte con lo stampino), beh, allora si tira un bel sospiro di sollievo, e si ringrazia il cielo che tutto l'heavy dell'ultimo trentennio non sia, per fortuna, passato invano. Perfette, levigate ma comunque imperiose le chitarre di Dave "the Brave" Passarelli e soprattutto del leader Francesco Natale (già apprezzato negli Intingado e soprattutto con i Burnout, cover band HM/HR), un autentico metronomo il basso di Francesco Gaetani, e poi le benvenute "quote rosa": non solo la voce, dura e melodica al tempo stesso, della Doro Pesch tricolore, la bellissima Elena Ventura (parecchie e graditissime sono le venature blues nella sua impostazione vocale, figlie di una lunga esperienza in ambito jazz/funk), ma addirittura è femminile anche la presenza dietro le pelli di batteria e percussioni, dove la minuta ma potentissima Tiziana "Titti" Cotella non fa di certo rimpiangere i colleghi maschi. Un disco, questo "Howling wrath" (seguito dell'esordio autoprodotto "Swordwind" del 2015, nel quale comparivano già diversi episodi di questo album), che fin da ora si pone di forza e prepotenza come uno dei migliori album metal dell'appena iniziato 2018, tale e tanta è la messe di idee contenute negli 11 episodi che compongono il long playing, comprese le 2 bonus tracks che omaggiano i losangelini Lizzy Borden, ed i loro 35 anni di ottimo heavy, e la riuscita cover di "All we are" dei teutonici Warlock, anch'essa già presente in "Swordwind". Tutto il resto del materiale, i restanti 8 brani, sono interamente frutto dell'ispirata penna di Francesco Natale, talento emergente del panorama tricolore, del quale sentiremo sicuramente parlare parecchio negli anni a venire. Già discretamente attivi in Europa (questo disco esce anche in Germania per la 7Hard Records), gli Stormwolf saranno presto portabandiera dell'italico heavy metal nel mondo. E, credetemi, c'è andata davvero bene. (Andrea Rossi)