recensioni dischi
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BLACK BLACK ISTANBUL  "Black Black Istanbul "
   (2018 )

Prendete un pizzico di new wave, aggiungete una buona dose di garage e mescolate bene con del buon alternative rock, infornate per circa trenta minuti a temperatura alta e quello che ne otterrete non è un buon dolce ma è qualcosa di meglio, da potersi gustare più di una volta. Stiamo parlando dei Black Black Istanbul, due musicisti sardi che pubblicano l'album di debutto dall'omonimo titolo. Aggressivo quanto basta per rendere il suono generale accattivante e incazzoso, il duo in più di una circostanza prende l'inclinazione verso sonorità ancora più irruente, complice una linea di chitarra che scalfisce il ritmo ed un basso portentoso che alza la lancetta del disco verso dimensioni più surreali. L'originalità di questo album è completata con una voce che si nasconde dietro ad effetti che sembra siano vicini ad un flanger, e che rendono il sound bello ondulato senza disturbare troppo l'ascoltatore, che senza dubbio non farà fatica a godersi questo breve ma intenso viaggio. ''Bad Kong'', ''The Arabian Uncle Room'', ''Like Ralf Shumacher'' sono le tracce che ci hanno lasciato un bel segno, senza nulla togliere alle altre che si dimostrano all'altezza del progetto per stesura e idee. Una band sicuramente da seguire, un bel biglietto da visita anche per la Oh! Dear Record, l'etichetta che ha pubblicato il lavoro dei Black Black Istanbul. (Fake!)