recensioni dischi
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DEVIL WITHIN  "Not yet"
   (2018 )

Michele Mangili, Leonardo Rigamonti e Nicolas Amboni nel 2013 hanno dato vita al progetto musicale Devil Within. Progetto che ha visto poi aderire Leonardo Rigamonti (chitarra e voce) e Dylan Stucchi (batteria). La band, dopo un intenso lavoro in studio, ha pubblicato recentemente il suo primo Ep “Not Yet” i cui brani sono caratterizzati da un sound deciso e da penetranti testi. Crescendo con Iron Maiden, Metallica, Megadeth, Avenged Sevenfold, Lordi e Rammstein, i membri del gruppo sono riusciti ad unire le diverse correnti heavy metal in un unico corpus, creando così un sound allo stesso tempo potente, melodico e alternativo. I testi, molto eterogenei per via dei vari temi affrontati, hanno il pregio di non scadere mai nel banale o mediocre (cosa non sempre scontata di questi tempi). Nel brano “Prince of Ideologies” ci viene raccontata la storia di un bambino soldato che, presa coscienza del proprio stato sociale, decide di ribellarsi al suo sfruttatore. Altro episodio interessante è “Hellcome”, nel quale ci viene presentata una storia d’amore la cui originalità sta nei suoi protagonisti: lui è Satana, lei una donna terrena. Non mancano i brani che vanno ad esplorare la società moderna e la mente dei singoli: con “Unknown” si critica l’eccessiva dipendenza che abbiamo con la tecnologia, mentre con “Flat Feet” i Devil Within ci mostrano gli effetti che l’assenza di amore e felicità può provocare in un uomo. E' un buon inizio, non c'è che dire, a parte proseguire su questa strada e cercare di migliorare ulteriormente. (Fadi Musa)