EARTH WIND & FIRE "The promise"
(2004 )
L’attesa non è lunga. Passata la ritmica elettronica un po’ ingenua del singolo d’apertura, "All In The Way", non si deve aspettare oltre il minuto e venti secondi di "Betcha’" per il classico intercalare "weah" ("well") di Maurice White, certificato di garanzia dei veri EWF e dna del loro innato "sound of blackness". Poi ci sono anche il falsetto di Philip Bailey, la tromba di Jerry Hey, un inedito del ’78 ("Dirty") e un capolavoro dello stesso anno scritto da Ross Vannelli (fratello di Gino), ai livelli di "Can’t Hide Love". (Francesco Gazzara)