recensioni dischi
   torna all'elenco


THE MUGSHOTS  "Something weird"
   (2018 )

“Something Weird” è l’evocativo titolo scelto dagli italiani Mugshots per il loro nuovo album, realizzato con l’idea di ripercorrere tre lustri di carriera in cui la band ha dimostrato di saper praticare parecchi generi con gli stessi ottimi risultati. Sono dodici i brani che compongono "Something Weird”, ed è impressionante il numero di artisti che ha collaborato alla produzione di un disco di pregevole fattura, da Matt Malley dei Counting Crows a Tony "Demolition Man" Dolan dei Venom Inc., fino al nostro Enrico Ruggeri con il quale i Mugshots duettano nella riuscitissima "Sentymento". L’album è stato a più riprese definito “un’opera theatrical rock” perché si tratta dell’esplorazione, a 360°, di un ambiente per il quale i Mugshots rappresentano dei veri e propri punti di riferimento. L’immaginario di “Something Weird” è carico di riferimenti al mondo dei fumetti e dell’horror, di richiami agli anni settanta, di darkwave e di hard rock, ma anche di metal e punk. Il risultato è un’opera che riesce a inglobare tutto ciò, in cui si passa dalle atmosfere glam di “The Circus” e “Rain” in apertura a pezzi che disegnano scenari gotici. È con la violenza e l’elettricità del brano successivo (“I Am An Eye”) che, comunque, i Mugshots regalano la prima vera perla del disco. La seconda, quasi in chiusura, è “Pain”, con il suo sound dark. Il quarto album dei Mugshots è il più completo, una sorta di summa di una bella storia che speriamo possa continuare ancora a lungo. (Piergiuseppe Lippolis)