recensioni dischi
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WE ARE THE BEARS  "Tales from the ocean"
   (2018 )

I We Are The Bears sono una giovane formazione campana, formatasi alle pendici del Vesuvio, che ha debuttato ad Aprile del 2016 con “Blue Desert Fuzz”. La band è tornata, a Novembre dell’anno appena concluso, con “Tales From The Ocean”, un disco che muove dalle basi gettate col precedente per sviluppare con maggiore consapevolezza la proposta artistica dei napoletani. L’ipnotica “Pompei”, in apertura, manifesta un certo respiro internazionale, iscrivendosi all’interno di territori dreamy. “Fly High” invece approfondisce il sound e flirta con la psichedelia, pur conservando le stesse atmosfere rarefatte della precedente, ma anche della successiva “Lights Out”. Se nella prima parte del disco si ha la sensazione che tutto possa deflagrare in direzione shoegaze, arriva una conferma in tal senso con “Everything Is Loud”, che lascia trasparire un pizzico di aggressività in più, fra i riverberi. “Shadow Of Your Eyes” si fa più scura e più acidula, volgendo l’occhio all’Oriente, prima delle carezze di “Tumbao” e della serenità di “Feeling Blue”. “From Far Away” torna a proporre timidi guizzi shoegaze, mentre “Feel The Voice” scorre sui binari dell’inquietudine. Con le increspature di “Flamingo’s Lips” si chiude un disco che si allontana da quanto siamo abituati ad ascoltare in Italia in questo periodo, che rispolvera la chitarra e immerge tutto in dolcissimi riverberi a tratti esterofili, dando l’impressione che questa band possa avere un grande futuro davanti a sé. (Piergiuseppe Lippolis)