recensioni dischi
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STEFANO COGOLO  "Eterna impermanenza - Nove musiche per Walter Chappell"
   (2017 )

“Eterna Impermanenza – Nove Musiche per Walter Chappell” è il nuovo disco di Stefano Cogolo, dedicato a Walter Chappell, il fotografo americano scomparso all’alba del millennio. Il nuovo album di Stefano Cogolo è caratterizzato da ambientazioni jazz, ma è figlio dell’improvvisazione e della ricerca per sonorità arcaiche, che si sposano idealmente con le fotografie di Chappell, presenti anche nel booklet ufficiale del disco. Il disco è particolarmente introspettivo, le linee melodiche sono minimali e “Camera Vision”, in apertura, già chiarisce questo aspetto. Più sghembo e improvvisato è il ritmo di “Figli Dei Fiori”, mentre “Stones” è un pezzo essenziale che cede il passo alle carezze di “Famiglia Nuda Con Fiori E Arpa”, episodio impreziosito da un delicatissimo cantato. Il flauto torna centrale in “Psicotrpia” e “Scandal”, mentre nel mezzo “Corpi” è imperniato intorno al sax soprano di Alipio Carvalho Neto. La titletrack si riavvicina a strutture jazz più classiche prima che il lento e scuro sfumare di “Poeti” suggelli l’opera, che a tutti gli effetti è un concept album non immediato e destinato a una nicchia di ascoltatori. I non neofiti del jazz e dell’improvvisazione, al contrario, non faranno fatica ad apprezzare un lavoro come “Eterna Impermanenza – Nove Musiche Per Walter Chappell”, magari con il booklet davanti per vivere un’esperienza più completa. (Piergiuseppe Lippolis)