HARRY STAFFORD "Guitar shaped hammers"
(2017 )
“Guitar Shaped Hammers” è il titolo del nuovo album di Harry Stafford, nono capitolo di una carriera che l’ha visto protagonista anche negli Inca Babies. Il disco, che può contare sull’ottima produzione di Dean Glover, parte dal presupposto di realizzare una sorta di blues con accenni folk e strutture cantautorali, ma soltanto col pianoforte, abbandonando quasi totalmente la sua chitarra. Il disco si apre con “Make Me Almighty”, un brano denso e incentrato, come tutto il disco, sul dualismo fra la grande voce di Harry Stafford e l’eleganza del piano, fino a creare un sound che riporta alla mente diversi artisti in numerosi passaggi, ma che si mantiene ben lontano dal rischio di imitarli in maniera pedissequa. Il disco conosce un altro momento parecchio positivo con “Guitar Shaped Hammers” e i suoi brevi intarsi chitarristici, e con “Walking Down In The Shadow” e le sue atmosfere prettamente cantautorali contaminate però da un sound raffinato e ricercato come accade in tutti i brani del lotto. Avvicinandosi alla conclusione, “Empty The Bones Into The Box” e “The Lost Rhyming Poets” convincono con un umore malinconico e un sound quasi sempre oscuro, nonostante il finale arioso della seconda, che suggella il disco. Harry Stafford, arrivato al suo nono disco, conferma di essere un musicista e uno scrittore già parecchio maturo: “Guitar Shaped Box”, pur restando piuttosto fedele ai canoni del genere, è un disco indubbiamente molto valido. (Piergiuseppe Lippolis)