recensioni dischi
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CUP  "Hiccup"
   (2017 )

“Hiccup” è il settimo disco di Tym Wojcik aka Cup, chitarrista originario di Houston, Texas e ora di stanza a Queens, New York. Pubblicato all’inizio di Dicembre, il nuovo lavoro di Cup è il risultato di un periodo passato a esplorare il mondo della chitarra ritmica. “Hiccup” non è solo musica, ma è anche un album dal songwriting curato e dalle tematiche non semplici: la scrittura è pregna d’ansia, a tratti sofferta, e il sound corposo e tirato sembra, in qualche modo, restituire questo umore. Il disco si apre con “Little Hiccup” e “Apparition”, due pezzi muscolari e ruvidi, per poi arrivare a sfociare nel vero e proprio punk di “Let Me Go”. “Foggy Mind” cerca la prima vera variazione sul tema, rinunciando alla linearità a favore di trame più arzigogolate, fra sapori psych e ricami blueseggianti. “Caustic Creeper”, col suo ritmo rampante, è uno dei pezzi migliori del lotto, ma il livello non si abbassa con la successiva “Realization”, che ammicca al garage. La commistione di generi torna evidente in “Life Isn’t So Bad (Things Could Be Worse)”, prima che il disco venga suggellato dalle atmosfere grunge di “Mindreader”. “Hiccup” è il gradito ritorno di un bravo musicista, che ha anche dimostrato di sapersi reinventare. (Piergiuseppe Lippolis)