PSYCHORDS "Save my sanity"
(2017 )
Grintose vestali di un pop-punk leggero ma molto ben eseguito ed altrettanto degnamente prodotto, Violet Burns, Gio Highlander e Claudia Lo sono le tre anime dietro il progetto Psychords, trio milanese attivo dal 2011 e già ben rodato sia sui palchi d’Albione che chez nous. “Save My Sanity”, dieci tracce solide e squadrate come si conviene, segue di due anni l’ep di debutto che le aveva imposte all’attenzione della Headcheck Records mantenendosi sì saldo nel solco di un certo doveroso ossequio a blasonate ascendenze, ma comunque sciorinando bella padronanza di mezzi e nerboruta verve. Pulito e sostenuto il suono, diretti, incisivi e concisi i brani, “Save My Sanity” accosta la martellante frenesia dei White Lung al lucido pulsare dei Razzi Totali, centrando episodi che sanno discostarsi dal canovaccio prestabilito con irruente scioltezza e promettente inventiva: è il caso dell’opener “Anne” o della conclusiva “Try”, entrambi esempi di una brillantezza compositiva meritevole in futuro di maggiore esposizione e di compiuto approfondimento. Il resto sono godibili bordate da 1-2-3-4 che il trio porge con spigliata naturalezza e non senza malizia in un accorato concept incentrato sulla liberazione dalle molte costrizioni cui il logorio della vita moderna sottopone le sue vittime designate. Perfettibile forse l’uso dell’inglese, ma l’efficacia di sassate come “Waiting For Django”, “Heels 14” o “No Refund” non è mai in discussione. Album sparato in faccia, privo di fronzoli e dritto al punto, “Save My Sanity” segna l’interessante conferma di una band che trova nella dimensione live e nella granitica compattezza la sua migliore realizzazione. (Manuel Maverna)