recensioni dischi
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SUPERHORROR  "Hit mania dead"
   (2017 )

“Hit Mania Dead” è il titolo del quarto lavoro discografico degli italiani Superhorror, a più di una decade di distanza dal loro debutto. I Superhorror tornano con la loro classica mistura di generi, pur restando fedeli a sonorità sospese fra il glam e il metal che attingono anche a quell’immaginario che, all’alba degli anni ottanta, veniva solitamente definito “horror punk”. Nel disco, comunque, sono anche presenti tracce di blues e di country, a testimoniare con forza l’autenticità della proposta artistica dei Superhorror: l’opener “Ready, Steady… Die!” ci dice già molto, in tal senso. Il sound è travolgente, i cambi di ritmo sono frequenti, la coda è cangiante e unisce parti corali e urla ossessive a rapidi assoli e riff vibranti. Proseguendo con l’ascolto, poi, si scorge un nuovo acuto in “Ed Wood Blues” e nelle sue architetture che sembrano voler unire l’eleganza del blues alla maestosità dell’hard rock, riuscendo a definire ancora qualcosa di nuovo e di non realmente già sentito. “Hit Mania Dead” regala una parentesi classicheggiante con “Nice To Meat You” e subito dopo mantiene alto il livello con “Little Scream Queen”, pezzo che unisce ancora gusto classico e slanci modernisti, proprio come fa (benissimo) “Selfish Son Of A Witch”. I Superhorror tornano con un altro buonissimo lavoro, dissimulando una certa attitudine a non prendersi troppo sul serio, ma costruendo qualcosa che, pur muovendo qualche passo su sentieri già ampiamente battuti, suona sempre nuovo e imprevedibile. (Piergiuseppe Lippolis)