GODBLESSCOMPUTERS "Solchi"
(2017 )
Quello di Lorenzo Nada aka Godblesscomputers era uno dei dischi più attesi dell’anno, perché il producer bolognese è stato in grado, negli ultimi anni, di affermarsi autorevolmente come uno fra i migliori nel suo genere in Italia. “Solchi” arriva a due anni da “Plush And Safe” e ne raccoglie l’eredità: prosegue il percorso che vede l’artista emiliano muoversi agilmente fra IDM e (post) soul e inglobare anche suoni world e naturali grazie a remix e campionamenti, ma questa volta sembra voler strizzare l’occhio anche alla black music, specialmente in virtù di alcune collaborazioni, diventando così uno dei primi a sperimentare questo tipo di commistione che sta guadagnando sempre maggiore popolarità ad altre latitudini. “Solchi” si apre con l’elettronica un po’ annebbiata di “Brothers”, fra kalimbe, piani elettrici e architetture abstract hip hop, mentre “Freddo” nel finale culla con dolcezza. Nel mezzo, invece, c’è un po’ di tutto e non mancano le escursioni rispetto alla tradizionale dimensione chillwave: ce lo dicono il neo soul “How About U”, realizzata con Davide Shorty, il levare di “Life On Fire” (con Forelock degli Arawak e Paolo Baldini), l’incedere funky e le atmosfere house di “Records”, ma anche le ambientazioni cupe e trasognate di “Dreamers”. Le sedici tracce, nel complesso, nonostante una notevole varietà, rappresentano un viaggio coerente e omogeneo, e tutto ciò non può che ribadire quanto già emerso in questi anni: che, cioè, Godblesscomputers è un grande patrimonio per la musica nostrana. (Piergiuseppe Lippolis)