recensioni dischi
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FAMILY BUSINESS  "Family weakness"
   (2017 )

I Family Business sono Alessandro Tuvo e Carolina Bertelegni, duo acustico sul palco e coppia nella vita di tutti i giorni, e hanno da poco pubblicato “Family Weakness”, primo disco realizzato grazie a una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Music Raiser. Parallelamente, il duo ha pensato di portare la propria musica anche in alcune piazze italiane, avviando pure l’attività di buskers. È un’attitudine in qualche modo percepibile anche nel disco che, pur restando sempre fedele a canoni pop, mostra molto più di semplici influenze gypsy e folk. I pezzi del disco sono sette, fra cui anche due cover, e sono tutti in inglese, fatta eccezione per “L’Arrampicatrice Asociale”. “Family Weakness” si apre con “Tears Of Fire”, brano dal ritmo sostenuto e carico di echi swing e prosegue col passo più pesante di “Trippin’ To Shelter”. “Dreaming Loud”, realizzata con la collaborazione di Marco Castelluzzo aka Wepro, è più robusta, ma è sorretta da un cantato particolarmente catchy. Il piglio pop resta marcato anche nella successiva “Chasing The Sun”, mentre il succitato unico brano in italiano segue uno sviluppo meno prevedibile e accoglie diverse influenze. In chiusura sono stipate le due cover: “Drown” dei Bring Me The Horizon e “Wake Me Up” di Avicii. La prima conserva l’umore malinconico dell’originale, la seconda sembra sposarsi meglio col sound proposto dalla band e funziona decisamente meglio. I Family Business dimostrano di avere buone idee e, nonostante qualche passaggio non proprio a fuoco, i margini di miglioramento sono ampi. (Piergiuseppe Lippolis)