recensioni dischi
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ADAM CARPET  "Hardcore problem solver"
   (2017 )

Dopo gli applausi della critica italiana (e non solo) per “Parabolas”, gli Adam Carpet sono tornati da pochissimo con un nuovo EP, intitolato “Hardcore Problem Solver”, col quale intendono continuare a percorrere la strada dell’elettronica suonata in analogico. Il disco è composto da quattro brani, due dei quali interamente strumentali, molto eterogenei e dinamici: in alcuni passaggi l’elettronica è solo un mezzo per attraversare lande post rock, in altri sono evidenti gli ammiccamenti al pop. È il caso dell’intro di “Hector Mann”, che poi segue trame imprevedibili rivelando la complessità della sua costruzione, pur senza allontanarsi mai realmente dal pop elettronico dei primi secondi che, comunque, mostravano anche qualche guizzo danzereccio. Altrettanto articolato è il percorso di “Miss Prudenzia Young”, con una seconda metà in grande tensione e un ritmo sostenuto, frutto di suoni puliti ed eleganti dal mood a tratti cinematografico. “Hardcore Problem Solver” conserva questo spirito ma si carica di colori oscuri, strizza l’occhio al post rock ed incalza prima di rallentare e sfumare lentamente in coda. La conclusiva “Rock Is Dead, Mambo Is Not”, meno densa ma più frastagliata, sintetizza lo spirito di una band capace di fare bene diverse “fasi” dell’elettronica. Il disco prosegue un discorso già molto ben avviato e alimenta parecchie aspettative per il prossimo futuro. (Piergiuseppe Lippolis)