GIACOMO RIGGI MAZZONE "Into my life"
(2017 )
Quando un compositore di musica da camera e di opere sinfoniche si affaccia alla musica leggera, porta con sé tutto il bagaglio di esperienze di scrittura, specie se è anche conoscitore del jazz. Giacomo Riggi Mazzone presenta "Into my life", un Lp di 7 canzoni a cavallo tra jazz, minimale e rock alternativo, che, come suggerisce il titolo dell'album, propone testi presumibilmente autobiografici. Polistrumentista, Mazzone assume anche il ruolo di cantante, e la sua voce risulta calda e intima; usa molto l'aria e i sospiri, e ci regala interpretazioni molto sentite. "Tell me why should I want more?" ci chiede nel brano "Scissors and boots", quasi interamente per solo vibrafono e voce. Il vibrafono è lo strumento principale presente in tutti i brani, poi ci sono battiti di mani, chitarre, batteria, synth e... maniglie della porta. In "Journey Home" vibrafono e chitarra elettrica pulita si rimbalzano il tema; Giacomo canta poche frasi e poi lascia spazio all'improvvisazione. La melodia tocca le note più care ad un certo tipo di jazz, la settima maggiore e la quarta, evitando i gradi fondamentali e creando così una situazione sospesa. In "Thinking twice" e "Looking at the ocean boundaries" la chitarra si fa psichedelica, e ci sono incursioni di synth. "Wind in my mouth", brano dotato di una certa enfasi, è sostenuto dal piano elettrico e da una batteria rock. Batteria che diventa protagonista in "My lovely anxiety", dove la voce si fa insolitamente più aggressiva; come ponte il pezzo volge in un doloroso lento che riporta la voce che ci eravamo abituati ad ascoltare, per poi tornare all'ansioso ritornello. E' presente nell'arrangiamento un'incursione estemporanea tratta dalla Sinfonia n.9 Allegro con Fuoco di Dvorak. "Lucky Horses" racconta le memorie d'infanzia, di un bambino che era piuttosto vivace e problematico, però forse divertente. Vengono pronunciate sillabe sottovoce velocissimamente, e il brano si sviluppa in un malinconia ricercata, che presenta delle affinità con i Radiohead di "Hail to the Thief". "Into my life" è un lavoro scritto in punta di piedi (facendo eccezione per "My lovely anxiety"), e Giacomo Riggi Mazzone sembra essersi messo a nudo, mostrando la sua personalità più intima, per scrivere queste delicate musiche. (Gilberto Ongaro)