recensioni dischi
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KRANG  "Comfort zone "
   (2017 )

Che sia un momento storicamente importante per il pop italiano è ormai evidente a tutti, visto il rapido ricambio generazionale a cui stiamo assistendo. È anche un momento di sperimentazioni, di revival di epoche musicali passate e di pulsioni moderniste, e “Comfort Zone”, EP di debutto del duo comasco dei Krang, è una testimonianza di tutto ciò. L’EP contiene cinque tracce e dura solo venti minuti, sufficienti per avere un’idea di quale sia la direzione intrapresa dal duo. In perenne tensione fra scenari anni ottanta e ambientazioni più moderne, l’electropop del duo convince per il suo equilibrio e la sua ispirazione. Dopo le suggestioni danzerecce retrò di “I Wanna Love But My Ego Is So Hard”, “Comfort Zone” propone un groove possente più vicino ai giorni nostri. Proseguendo, “56k” strizza l’occhio ad altri tipi di contaminazioni, prima che “Wabi Sabi” unisca melodie morbide e atmosfere rarefatte a percussioni decise. In chiusura, invece, il duo lombardo offre un brano complesso che si carica ed esplode grazie a suoni percussivi che scandiscono un ritmo incalzante e con un potenziale grande impatto dal vivo. “Comfort Zone” è l’ottimo risultato raggiunto dai Krang dopo due anni di attività e ora non resta che attenderli al varco anche sulla lunga distanza per avere conferme della bontà del lavoro svolto. (Piergiuseppe Lippolis)