recensioni dischi
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TIZIANO MAZZONI  "Ferro e carbone"
   (2017 )

Parte “col botto” il terzo CD del cantautore pistoiese Tiziano Mazzoni: “Sciogli il cane” è davvero un bel brano pop-rock, che musicalmente ricorda il miglior Eric Clapton mentre il testo parla del disinteresse di tutti noi, al giorno d’oggi, di fronte a ciò che succede nel mondo, per cercare di difenderci. In generale, però, tutto il disco è piacevole e ben arrangiato, in modo “artigianale”, nel senso che sembra suonato in diretta, con gli strumenti basici (basso, chitarra, batteria) e l’inclusione in certi casi di altri ospiti, come l’organo Hammond o la tromba. I 12 brani del CD si muovono tra belle ballate folk, come “Rita e l’angelo” (con un’armonica a bocca che “riempie” ed evoca atmosfere malinconiche), e pezzi più movimentati, come “La lucciola e il bambino”, sull'eccidio nazista di Sant’Anna di Stazzema, un brano un po’ alla De Gregori, che in questo pezzo viene ricordato anche dal caldo timbro vocale di Mazzoni. Molto toccante la delicatezza con cui il cantautore affronta il tema del tempo che passa sui corpi e sulle menti delle persone, nella bella ballata melodica “Qualunque nome dirai”, in cui la voce di Tiziano ricorda invece un po’ Ligabue. In definitiva, forse, la somiglianza della voce di questo ottimo artista a quella di altri cantanti già affermati si può considerare l’unica “pecca” di questo ottimo progetto. Ma è solo un peccato veniale, all’interno di un disco vario ma che centra sempre il bersaglio dall’inzio alla fine. Un artista ed una realtà musicale da tenere certamente d’occhio nel panorama italiano. (Francesco Arcudi)