recensioni dischi
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DEROZER  "Passaggio a nordest"
   (2017 )

I Derozer, per chiunque abbia una buona conoscenza della musica underground italiana, sono una band fondamentale, capace di scrivere pagine importanti della storia del punk nostrano. Non hanno, dunque, bisogno di alcun tipo di presentazione, nonostante i tredici lunghi anni di silenzio, trascorsi fra pause, litigi, addii e riappacificazioni. Tornano nel 2017 con un disco intitolato “Passaggio a Nordest” che dimostra come si possa conservare un’attitudine punk anche in età più matura: lo stile è rimasto pressoché immutato rispetto ai Derozer che avevamo imparato a conoscere, fatto di brani veloci e diretti, taglienti e incisivi al punto giusto, conditi da liriche capaci, anch’esse, di incarnare alla perfezione l’animo punk di una band destinata inevitabilmente a lasciare una scia imperitura nella scena italiana. “Io Credo In Te” è, come il titolo stesso dichiara, una specie di inno al titanismo, mentre “Vecchio Punk” rappresenta quasi una dichiarazione d’intenti, un’esaltazione di quella che è l’indole di ognuno di noi, nonostante lo scorrere del tempo. Non mancano, però, anche canzoni decisamente impegnate e profonde, come “Una Giornata Non Basta” e “Il Cuore Del Mare”, che si occupa delle tragedie dei naufragi nel mediterraneo. Fra i brani migliori, comunque, è doverosa la menzione per la titletrack, un pezzo che farà felici i fan di vecchia data. “Passaggio A Nordest” costituisce una vera ventata d’aria fresca per un genere in Italia un po’ sofferente. È quasi curioso che i protagonisti, in questo senso, siano dei veterani, ma ciò che più conta è che i Derozer, tredici anni dopo, siano ancora i Derozer. Lunga vita a loro. (Piergiuseppe Lippolis)