recensioni dischi
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EVAN  "Reworks, remixes, alternatives"
   (2017 )

Il dj e compositore Gaetano Savio, in arte Evan, presenta un album che contiene elaborazioni di brani del suo lavoro precedente. Se con l'esordio Evan navigava nello smooth jazz, con "Reworks, remixes, alternatives" apre ad ambienti lounge e soffusi, dosando con gusto ed equilibrio elettronica e strumenti naturali, suonati peraltro da musicisti virtuosi. Particolarmente squisite le improvvisazioni di tastiere in "Players" e di sassofono in "Sò assim", che tra l'altro è una versione diversa di "Don't quit" ma è talmente elaborata da sembrare completamente un'altra canzone. Le armonie sono quasi sempre ricercate e raffinate, la parte ritmica è affidata per lo più a drum machine soffici, che al posto del rullante prediligono di gran lunga il clap; è musica d'ascolto, e le vocalist scelte cantano in maniera rilassata, ma densa di feeling. Anche il brano di chiusura "Say goodbye" ha questo andamento moderato, ma presenta suoni più acidi, un basso synth e delle tastiere con un vibrato claustrofobico, così ne esce una sensazione più notturna rispetto agli altri brani. Se nel puro jazz delle versioni precedenti l'ascolto corretto richiedeva almeno un teatro, se non un locale dedicato alla musica, questa veste rinnovata dagli stili mescolati rende i brani usufruibili anche all'interno di un negozio, ad esempio di abbigliamento, e probabilmente stimola la concentrazione dell'utente negli acquisti; o può rendere piacevole il tempo nelle sale d'attesa, o placare l'ansia prima di un appuntamento importante. (Gilberto Ongaro)