recensioni dischi
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DOROTHY  "Ancora"
   (2017 )

Nella sempre vivace scena capitolina, Dorothy è un altro dei nomi da tenere d’occhio. Il sestetto romano nasce nel 2009, nel 2012 pubblica il suo primo EP e debutta sulla lunga distanza all’alba del 2017, rispettando la volontà di Davide Caroccia, ex membro della band purtroppo scomparso nel 2015. Il primo full length dei Dorothy si intitola “Ancora” e prende in prestito le tipiche sonorità nu metal portate alla ribalta, all’inizio degli anni novanta, da band come i Korn o i Limp Bizkit. I Dorothy scelgono la lingua italiana ed un cantato possente, in perenne tensione e spesso urlato, che si adatta bene ai robustissimi muri sonori costruiti dalla band. Non mancano suggestioni hardcore e intarsi elettronici vagamente dubstep che contribuiscono a modernizzare un sound che, nei suoi ultimi sviluppi, ha proprio conosciuto questo tipo di commistione. “Ancora” è un lavoro che, comunque, presenta anche qualche concessione melodica nei cori e nei ritornelli, elementi che ne incrementeranno la fruibilità. Fra gli undici brani, quelli che mostrano qualcosa in più sono “Questo Mondo Uccide” e la titletrack per le trame elaborate e i testi ispirati, ma anche “E Se Tante Volte Se” che trasuda rabbia dall’inizio alla fine. Il debutto dei Dorothy si rivela positivo: oltre alla buona tecnica e alle costruzioni mai banali, il sestetto romano ha curato anche la scrittura, anch’essa adatta al genere proposto. (Piergiuseppe Lippolis)