recensioni dischi
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GERARDO TANGO  "Una donna"
   (2017 )

In principio furono i Mufla, storica band barese attiva per oltre un decennio, dei quali Gerardo non era solo membro ma anche e soprattutto autore. Così, quando quattro anni fa Tango si mise in proprio, divenne naturale riproporre brani dei Mufla oltre che, ovviamente, scrivere nuove canzoni. Da lì la carriera di Gerardo è stata un continuo salire: vittoria nei contest “E Cantava le Canzoni” di Bari e “Duel - Cantautori a Confronto” di Torino, presentazione delle proprie proposte al Premio Bindi di Santa Margherita Ligure ed al MEI - Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza. Un curriculum di tutto rispetto, insomma, e soprattutto di grande spessore. Approdo naturale di tale e tanto lavoro è quindi questo suo primo album autoprodotto, nominato tra i 40 Candidati a “Miglior Opera Prima” al celebre Premio Tenco, dove ha contestualmente ricevuto anche una nomination nella categoria “Miglior Canzone 2016” per “La Borsa di Piero”, splendido brano contenuto in questo disco e dedicato a Piero Ciampi. Non aspettatevi, però, note datate come il parallelo con Ciampi potrebbe, magari, far supporre: qui si passa dal mood springsteeniano della conclusiva “Io voglio vivere” (non il Boss di “Born in the U.S.A.” quanto quello dell'esordiente “Greetings from Asbury Park, N.J.”) alle ambientazioni balcaniche di “Mors tua vita mea”, passando attraverso le sperimentazioni di “Canzone insoddisfatta”, fino alla strana commistione tra tarantella e funky in “La lotteria” ed al pop rock (quasi in odore di Radiohead) della stessa “La Borsa di Piero”. Non un minestrone, comunque, ma semplicemente una proposta varia e mai stancante, che elegge Gerardo Tango come una delle penne più interessanti in assoluto dell'attuale panorama tricolore. (Andrea Rossi)