WINTER FAMILY "South from here"
(2017 )
I Winter Family sono Ruth Rosenthal e Xavier Klain, duo nato più di dieci anni e protagonista di una continua evoluzione che prende comunemente il nome di “death swing” o “funeral pop”. Dopo l’ottimo album di debutto ed il secondo “Red Sugar”, i due pochi giorni fa hanno pubblicato “South From Here”. Rosenthal e Klain continuano la loro personalissima sperimentazione nel mondo dell’elettronica e delle atmosfere dense e oscure con tredici brani dai testi impegnati e intrisi di pessimismo. In “South From Here” Rosenthal canta e si occupa di percussioni e strumentazione elettronica, mentre Klain suona piano, organo, celesta e synth. “Archaic Landscape” apre con un sound lineare e in perenne tensione, scandito da urla femminee sullo sfondo, “No World” immerge in ambienti scurissimi prima che “Spring Roll” proponga un sound più arioso fra gli echi di voci effettate. Il sound spesso e ruvido e il pathos di “Yallah” si collocano esattamente a metà strada fra i sussurri di “Ikea” e il passo cadenzato di “Jesus”, mentre le percussioni degne di un rito sciamanico di “Miss Bonaventure” precedono sia i suoni distorti di “The Land Of The Free” sia “Cortelyou Rd (We Shall Overcome)”, originalissimo rifacimento del popolare canto di protesta nato negli USA. La rarefazione di “Nina” incontra la graffiante “Gaza”, in cui spicca un cantato sofferto e ossessivo, mentre il finale è caratterizzato dal sound liquido di “Delightful Blindness” e dalla cupa “Imagine”. I Winter Family realizzano un’altra opera di grande spessore ma non troppo fruibile a causa delle sue stesse caratteristiche: “South From Here” è il risultato di una ricerca, di uno stile e di un modo d’essere che probabilmente oggi non ha eguali. (Piergiuseppe Lippolis)