MORKOBOT "Gorgo"
(2017 )
Dopo un decade di attività che li ha proiettati ai vertici della scena metal nostrana, i MoRkObOt non possono più essere una sorpresa. Il trio ha da poco pubblicato “Gorgo”, il quinto disco della sua carriera, confermando le grandi doti tecniche e compositive e raggiungendo forse il picco più alto di questi dieci anni. Registrato in tre giorni e mixato in otto, l’album è giocato sul dialogo fra la batteria e i due bassi che viaggiano a diverse frequenze e tracciano linee spesse e ruvide sospese fra doom metal, math rock e frequenti richiami ad altri sottogeneri del rock e del metal. “Kogromot” apre con una batteria schizofrenica e poi si scalda grazie al lavoro dei bassi che creano un robusto muro sonoro, “Kologora” scorre con un ritmo incalzante ed è caratterizzata da piccole deflagrazioni, mentre “Gorokta” riduce un po’ la velocità a vantaggio della potenza. La forza distruttrice di “Ogrog” precede l’hard and heavy di “Kromot”, i vortici sonori di “Krogor” tolgono il respiro. Il fluire ipnotico fra ispirazioni psichedeliche e atmosfere dark di “Gorog” suggella un’opera come sempre molto autentica e, come anticipato, di grandissimo spessore. “Gorgo” è un altro viaggio nel fantastico mondo dei MoRkObOt, un disco che certamente comporta un nuovo salto di qualità e che mette in mostra tutto il talento del trio. (Piergiuseppe Lippolis)