recensioni dischi
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ALFREDO GARGARO  "Various"
   (2017 )

Il mondo dei chitarristi rock ha dei riferimenti ben precisi. Quelli di Alfredo Gargaro, lo si sente chiaramente, sono i migliori, quindi Gary Moore, Joe Satriani e, ovviamente, Sua Maestà Ritchie Blackmore. Ma, come sa molto bene chi frequenta il mondo delle 6 corde rock, una cosa è ricalcare, clonare, in una parola scimmiottare, altro invece è studiare e carpire il meglio (dai migliori) e farlo proprio, metabolizzando prima ed inventando poi. Di questa seconda frangia, manco a dirlo la più rispettabile ed entusiasmante, fa parte l'ottimo Alfredo Gargaro. Il quale, con un curriculum di tutto rispetto (i più lo ricorderanno con gli Estrema Dura e con gli Exiled on Earth), si mette in proprio con l'umilità dei grandi: comportandosi, cioè, come se chi si appresta ad ascoltare questi 10 episodi lo facesse ignorando totalmente chi sia Gargaro. Sforzandosi, quindi, di convincere (e, quindi, vincere) solo con la forza della propria musica, come un debuttante qualsiasi. E l'esperimento riesce, eccome: siamo infatti in presenza di 10 brani centrati, che non fanno mai scendere l'attenzione e, soprattutto, che non sono "viziati" dal tipico male dei dischi dei virtuosi delle 6 corde. Quello, cioè, di divenire un mero esercizio di stile. Qui invece, nonostante le eccelse capacità tecniche del protagonista, il centro della proposta è solo la musica: ed il villalbese Gargaro ne diviene quindi un umile servitore, per la gioia delle orecchie degli ascoltatori. Solo 3, quindi, gli episodi strumentali, e negli altri le voci precise e pertinenti di Giorgio Lorito (degli Ushas), di Giuseppe "Ciape" Cialone (dei Rosae Crucis e dei Tir), di Tiziano Marcozzi (degli Exiled on Earth), di Francesca Messali (dei Rainfall), di Freddy Rising (degli Anno Mundi e degli Alfreddy), di Francesco Lattes (dei New Disorder) e di Cesare Verdacchi (dei Quasar, band tribute dei Led Zeppelin). Una famiglia che da' così vita ad un prodotto per niente limitato agli amanti dei virtuosismi: viceversa, qui a godere sarà chiunque ami la buona musica. (Andrea Rossi)