recensioni dischi
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FABIO TESTONI - DANDY BESTIA  "Giano"
   (2016 )

Come??? Un nuovo disco degli Skiantos??? Non tutti insieme, è ovvio (Freak Antoni, prega per noi...), ma... un disco solista di Dandy Bestia??? Non può essere vero, non l'ho visto in testa alla classifiche!!! Quale paese mai metterebbe Mina e Celentano al 1° posto delle vendite se, contemporaneamente, esce un disco solista di Dandy Bestia??? Scherziamo??? Non l'ho nemmeno sentito per tv, il tiggì non ha aperto con questa notizia né oggi né ieri!!! E allora??? Ditemi!!! Che sta succedendo??? Non posso credere che Dandy Bestia faccia un disco solista (bello, peraltro) e radio, televisioni, classifiche e giornali non si inchinino immediatamente all'unisono... Raga, qui stiamo parlando della storia della musica!!! Vi dice niente ''Inascoltable'', ''MONO tono'', ''Kinotto''??? Cioè, capite: ''Eptadone'', ''Pesto duro'', ''Mi piaccion le sbarbine''??? Questa è storia, altro che Garibaldi o Muzio Scevola... E poi, come ho già detto, questo è un gran disco, altro che: fin dal titolo (''Giano'', come il noto Giano bifronte, rappresenta la duplicità), Fabio Testoni ci tiene a mettere in mostra la sua doppia natura, di rocker (ovviamente) ma anche di cantautore. Sì, avete letto bene: Dandy Bestia cantautore. Non a caso, in questi 9 nuovi episodi, oltre alle consuete ed attese chitarre elettriche, ci sono anche chitarre acustiche e classiche, senza che per questo la proposta perda un grammo della propria forza e convinzione. Se in ''Storia furba'' (ed anche, in parte, in ''Un uomo vecchio in una macchina nuova'') emerge il Dandy Bestia ''classico'', in ''L'isola felice'' scopriamo un Fabio Testoni cantautorale, verrebbe da dire quasi romantico, se questo non facesse sorridere pensando a ''Sono rozzo sono grezzo'', ''Sesso & karnazza'' o ''Io sono un pestone'' dei tempi d'oro. Addirittura, in ''Io dentro'', un incipit di archi (sì, archi!) introduce un brano che avrebbe potuto cantare Herbert Pagani, Serge Gainsbourg o un certo Enrico Ruggeri anni '80 (quello de ''Il portiere di notte'', per intenderci). Quindi? Niente, semplicemente Fabio Testoni, o Dandy Bestia, o come cavolo volete chiamarlo, è un artista vero, dalle mille sfaccettature: tutte, però, di altissimo valore. E quindi torniamo al quesito iniziale: com'è possibile che esca un disco così, con tutto quello che rappresenta, e passi quasi inosservato? Aveva proprio ragione il grande Freak: cosa pretendi da un Paese che ha la forma di una scarpa? (Andrea Rossi)