recensioni dischi
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TRE CHIODI  "Murmure"
   (2016 )

L’essere umano è accusato, spesso, di badare più alle cose superficiali a discapito di quelle di vitale importanza, perché sono là, ce ne dimentichiamo spesso e volentieri, e le rimpiangiamo solo quando si perdono. Solo allora ci ricordiamo di quanto siano fondamentali e di quanto ci possano condizionare l’esistenza. Il trio dei Tre Chiodi, con questa opera-prima “Murmure”, ha compiuto una bella missione: dare lustro alla memoria anatomica e mettere sotto i riflettori parti del corpo umano che riteniamo ormai acquisite. Se stazionano più o meno in buona salute, nessuno si prende la briga di ascoltarle, seppur nei loro minimi sibili. E’, questo, un concept-album che getta le basi per realizzare novità nelle tematiche trattate con adeguati scossoni che riserva il grunge, il metal e parenti affini. In questo caso, I Tre Chiodi vestono il camice bianco e si arrogano il ruolo di dottori, che auscultano con pazienza e attenzione i nostri organi, trasfigurandoli in musica ruvida come cartavetrata, miscelando vari generi con tregue di oscure riflessioni e cavernose sonorità. Nove titoli di una sola parola: in fondo non c’è da aggiungere molto alla preziosità di cuore, lingua, colon, capelli, vertebra, orbite, denti, anche, trago. Mancherebbe il tatto, ma quello la band lo dà per scontato. Se manca, c’è da preoccuparsi, perchè non si riuscirebbe nemmeno a capire un’acca di “Murmure”, e quindi meglio non passare indifferenti a quest’originale memorandum che ci porge la band. In aggiunta, nelle liriche c’è concatenata la storia di una relazione che nasce, si sviluppa e poi implode su sé stessa, facendo tornare i protagonisti nella solitudine dei loro ascolti. Ma non tutto vien per nuocere: in fondo solo restando un po' con sé stessi possono arrivare importanti risposte se s’indaga il corpo con padiglioni vigili. Avrete già intuito che gli aspetti musicali del disco son tutto meno che tranquilli, ed anche nei rari episodi di apparente quiete, sotto sotto l'album fomenta frenetica positività. Chitarre come zanzare, cantato allarmistico, tastiere auliche per fornire una diagnostica riflessiva e check-up muscolare in un turbinio di quadretti narrativi aspri ed abrasivi. Prendete appuntamento con i Tre Chiodi: sarà decisamente una visita dalla mano pesante, ma se il corpo scricchiola e finisce nel dimenticatoio, certe manovre drastiche sono salutari e risolutive per ritrovare benessere, ascolto e attenzione. A mali estremi, estremi rimedi… (Max Casali)