LAURENCE CRANE & ASAMISIMASA "Sound of horse"
(2016 )
“Sound Of Horse” è il nuovo lavoro dell’artista inglese Laurence Crane e del collettivo norvegese Asamisimasa. Si tratta di un lavoro dalla fortissima attitudine sperimentale, che unisce mondi musicali distanti e che tenta di creare suoni fortemente evocativi. L’intento dichiarato era proprio quello di partire da una sorta di idea di indefinito per creare un sound che potesse ogni volta rimandare a un qualcosa di lontano, di diverso, semplicemente di altro. La sensazione è che “Sound Of Horse” vada oltre l’aspetto meramente musicale e si configuri come un’esperienza sensoriale a trecentosessanta gradi, che si apre con i tredici minuti della minimale “John White In Berlin” e prosegue con la ridondante e fugace “Old Life Was Rubbish”. “Riis” mantiente invece un andamento più lineare, con suoni molto dilatati. Il trittico “Events”, diviso in tre atti con “Various People Celebrating Their Birthday On 7 February 1997”, “Selected Foreign Exchange Rates On 7 February 1997” e “Some Places In Britain With Weather at 12.00 On 7 February 1997”, segue schemi più precisi e più rigidi: le allusioni, qui, sono a delle pagine del Guardian che Laurence Crane ha casualmente letto e poi “messo in musica”. Gli otto atti di “Sound Of Horse”, invece, si presentano più variegati e sono il frutto di un dialogo serrato fra Crane e gli Asamisimasa: in essi troviamo anche sporadici momenti rock oriented, in modo da rimescolare ancora una volta le carte in tavola e offrire nuovi spunti all’ascoltatore. “Sound Of Horse” è un disco decisamente complesso: è un lavoro ambizioso, un’opera d’arte moderna che, come tale, ha bisogno di essere ascoltata più volte, compresa e quasi “studiata”. È doveroso sottolineare la bontà delle idee e la grande tecnica messa in campo dai musicisti, ma lo sperimentalismo pare a tratti un po’ esagerato e limita la fluidità del suo incedere. (Piergiuseppe Lippolis)