recensioni dischi
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MUHSSIN PIZII  "Me and Layl"
   (2016 )

A diciotto anni si può avere già una lunga storia alle spalle, a diciotto anni si può già mostrare il proprio talento e il proprio enorme cuore. Ce lo dice Muhssin Pizii, compositore abruzzese nato da papà italiano e mamma marocchina, musicista un po’ per vocazione e un po’ per l’influenza di una famiglia in cui è cresciuto ascoltando i vinili di ogni genere di suo padre e le sonorità africane e arabeggianti care alla madre. Maggiorenne dallo scorso marzo, il giovane artista ha interamente suonato e composto tutte le dieci tracce presenti nell’opera, simbolicamente dedicate ai suoi genitori. Si parte con le carezze di “Above Six Months” e si prosegue con la dolcissima e intensa dedica di “For My Mother”. La titletrack flirta con atmosfere retrò, mentre le gioie e gli struggimenti dei ricordi diventano musica in “Memories”. Proseguendo, troviamo “Dreaming You” che, col suo sano romanticismo, è un pezzo capace di colpire al primo accordo, mentre la chiosa è affidata a un altro brano ricco di evoluzioni nonostante la sua brevità (“Soraya’s Etude”). Il trittico “Movement” costituisce il cuore pulsante del disco: “The Called (Movement II)”, in particolare, è il vero gioiello del disco. “Me And Layl” è un prodotto affascinante: è delicato, è molto sentimentale e personale, un’opera tecnicamente e qualitativamente di spessore. Ci piacerebbe chiudere questa recensione augurando un roseo futuro all’artista con le sue stesse parole: “Let Your Wings Fly”, Muhssin Pizii. (Piergiuseppe Lippolis)