KT TUNSTALL "Eye to the telescope"
(2005 )
Anche se sulla copertina si fa ritrarre con tanto di bretelle arcobaleno e posa da ragazzina un po’ alla Avril Lavigne, KT ha quasi trent’anni. La sua maturità emerge più dalla conversazione che dalla sua musica, non incline ad aff ondare davvero il colpo, ferma ad un godibile “radio-friendly” rock pop. Ballate tinte di blues alla Sheryl Crow (“Another Place To Fall”, “Miniature Disasters”, “Stoppin The Love”) e qualche strizzatina d’occhio ad atmosfere più rarefatte che ricordano Dido (specialmente l’opener, “Other Side Of The Wolrd”) compongono il disco, insieme a momenti più intimi (“Under The Weather”, “Silent Sea”), i migliori. Fan scatenata di PJ Harvey, Nick Cave e Tom Waits, KT ascolta una musica ma ne suona un’altra. «Ho la testa per crescere in fretta» - ci dice - «sono orgogliosa del mio disco, ma so che posso fare meglio». Ne siamo sinceramente convinti anche noi. (Jean Marc Caïmi)