BEWIDER "Dissolve"
(2016 )
A due anni dal suo esordio discografico, PierNicola Di Muro in arte BeWider fa il suo ritorno con un nuovo EP di sei tracce, tre delle quali sono totalmente strumentali. Nonostante il grande spazio all’elettronica sin da “Shaping Lights”, pezzo dal sound arioso e anche dal respiro internazionale, la bontà di “Dissolve” sta nella mescolanza sempre armoniosa con gli strumenti tradizionali. Se “Shaping Lights” è un brano decisamente visionario, “Horizon” ci mette un po’ per schiudersi e offre un finale in grande tensione. “Beneath The Sky” è caratterizzato da un maggiore dinamismo, grazie anche alla presenza della voce femminile, e riesce a portare in dote anche reminiscenze wave e dream pop, comunque sempre presenti all’interno di un’opera che sa essere moderna pur strizzando spesso l’occhio al passato. I nove minuti di “Woods” scorrono parecchio fluidi e regalano una parentesi degna della miglior braindance. La voce ora grave e ora tesissima di Jester At Work aiuta “Dust Orbs” a prendersi la palma di miglior brano in scaletta, grazie anche alle violente sferzate di chitarra di Alessio D’Onofrio. Le voci femminili in chiusura si poggiano sulla parte alta della parabola disegnata dallo splendido crescendo di “Evolve”, pezzo che chiude in maniera definitiva un prodotto di buonissima qualità. BeWider confeziona un disco di spessore, il cui linguaggio risulta comprensibile da tutti e non perché troppo facile, ma perché l’eleganza sale al potere senza concedere deroghe all’equilibrio. (Piergiuseppe Lippolis)