recensioni dischi
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OCTOSIDE  "Ended plays"
   (2016 )

Attivi dal 2010, gli OctoSide sono un duo torinese formato da Francesco “Derek” De Renzis e Mariangela “Mari” Pastorello. Impegnati sia in vari progetti di sonorizzazione che in una errante attività da buskers, pubblicano “Ended plays”, ep di quattro brani non privo di spunti intriganti, interessante excursus in territori oscuri e breve compendio di melanconica introversione. Più wave che dark, più dark che folk, Francesco e Mariangela costruiscono non senza maestria brani ben concepiti ed arrangiati, imperniati sulle dinamiche – l’elemento ritmico è sempre preponderante - e sulle atmosfere, affidandosi a contrappunti incisivi quanto basta a donare all’insieme una irrequieta vitalità. Il duo pennella con consumata brillantezza sia il saliscendi marziale dell’opener “John Doe”, percorsa dalle scariche della chitarra e da una sottile inquietudine, sia la toccante ballata in minore di “Dolls”, melodia dall’afflato goticheggiante guidata dal pianoforte e avviluppata su un giro di cristallina bellezza, ma guidate dalla voce rotonda di Mariangela si affacciano sia in “Flowers” che nella conclusiva “Cruel sister” anche crepuscolari fascinazioni di stampo wave, altrettanti rimandi di nostalgica evidenza alla Siouxsie che fu. Lavorando sull’amalgama dei suoni e sullo sviluppo di una propria personalità distintiva, gli OctoSide potrebbero scrivere altre ammalianti pagine degne di attenzione. Per ora, bene così. (Manuel Maverna)