STOLEN APPLE "Trenches"
(2016 )
“Trenches” è il primo disco del quartetto fiorentino degli Stolen Apple, formazione attiva già da qualche anno nata dalle ceneri dei Nest. Scrivono e cantano in inglese e lo fanno dimostrando una particolare cura per l’aspetto testuale, ma a colpire è l’elaborazione di uno stile praticamente unico, dove diversi generi si sovrappongono e scivolano l’uno sull’altro. Si apre con il rock leggero dall’afflato psichedelico di “Red Line” e si prosegue con “Green Dawn”, il cui sound s’inasprisce sino a spingere verso un punk rock un pochino più grezzo e il cui spirito è rinvenibile anche nella successiva “Fields Of Stone”, costituita da un ritmo piuttosto frenetico. Se “Pavement” mostra l’anima più psichedelica della band, con una lunga cavalcata di sette minuti tanto lineare quanto suggestiva, “Falling Grace” propone un nuovo cambio di registro: questa volta lo stacco è anche più netto e alla velocità dell’indie rock si unisce un cantato quasi punk. “Living On Saturday” è una morbida ballata il cui climax coincide con un ritornello cantato a tre voci. “Mystery Town” e “Something In My Days” proseguono nella stessa direzione: ballate in cui l’accompagnamento è più minimale (specie nella prima) e atmosfera un pochino più intima. Finale ancora morbido con i quattro pezzi successivi, specialmente con l’ultima elegantissima traccia (“In The Twilight”). L’unica eccezione è data da “Sold Out” e dal suo animo un po’ più punk. “Trenches” mette in mostra le buone qualità degli Stolen Apple, capaci di fare del buon rock offrendo anche una buona varietà di pezzi, figli di diverse influenze e impreziositi da una scrittura efficace. (Piergiuseppe Lippolis)