PETULA CLARK "From now on"
(2016 )
È nata a Epsom, una piccola città della Contea del Surrey, in Inghilterra. A dieci anni faceva il suo esordio in radio alla BBC e a ventidue era già un’artista di successo con “The Little Shoemaker”. Poi sarebbero arrivati diversi Grammy e altri pezzi di grande successo, per una carriera da predestinata. È Petula Clark di cui si parla: a pochi mesi dal suo ottantaquattresimo compleanno, l’artista britannica fa il suo ritorno con “From Now On”. Petula Clark è un’artista davvero infinita, capace di sfornare un’opera personale e moderna al tempo stesso, fatta spesso di suoni elettronici quasi sempre delicati, ma di mille altre sfumature che permettono alla sua voce di prendersi il ruolo di protagonista e di giocarselo come sa fare benissimo da più di mezzo secolo. “Sacrifice My Heart” apre all’insegna di un pop contaminato di elettronica, poi si prosegue con la rivisitazione di “Blackbird” dei Beatles e con il country rampante di “Endgame”. Il lavoro prosegue sulle note ancora pop della titletrack, per poi regalare una parentesi un po’ più intimista con “A Miracle To Me” e il pianoforte. Fra le altre cover, la più riuscita sembra quella di “Fever” di Peggy Lee, dal piglio un po’ più rock, parentesi interessante in un disco che conferma la straordinaria vena di una grande artista, capace di avere ancora un’energia e un’ispirazione fuori dal comune, a dispetto delle sue (quasi) ottantaquattro primavere. (Piergiuseppe Lippolis)