recensioni dischi
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ELEFANTI  "Noi siamo Elefanti"
   (2016 )

Francesco “Shamble” Arciprete e Matteo “Teo” Belloli sono gli Elefanti, duo bergamasco che ha da poco pubblicato il disco di debutto intitolato proprio “Noi Siamo Elefanti”. Il genere di riferimento è il pop, sebbene sin dall’inizio si percepiscano le influenze di un rock leggero e le contaminazioni tipiche di molta musica indipendente che sta conoscendo una grande fortuna in Italia in questo periodo. A differenza di molti lavori che possono in qualche modo essere ascritti alla voce “indie pop”, “Noi Siamo Elefanti” si caratterizza per una maggiore ricercatezza a livello testuale, rifiutando le soluzioni e le tematiche più classiche, oppure trattandole con una maggiore profondità ed una scrittura più ragionata. Basti pensare all’introduzione: “Avorio” è un’allegoria dell’''homo homini lupus'' plautino, e lo stesso concetto è pensato in riferimento ad un elefante che viene privato delle zanne dai bracconieri. “4 Lire” è invece un’amara riflessione sul ruolo predominante che ha la forma sulla sostanza nella nostra società: per dirlo, gli Elefanti parlano di un uomo che cerca di vivere al di sopra delle sue possibilità economiche per sentirsi parte di un gruppo, ma che trova la vera redenzione quando è solo, comprendendo i suoi errori. È un altro testo che dimostra grande sensibilità, come del resto quelli d’amore (“Ricordati di Me”, “Nel Vortice (Non è Facile)”), o come l'ottima “Cieli Bui”, che parla di attimi che cambiano per sempre il corso della vita. Musicalmente gradevole, il disco mostra i muscoli proprio sul piano della scrittura: è un esordio convincente, e presto gli Elefanti potranno facilmente ritagliarsi un ruolo importante nel mondo del pop in Italia. (Piergiuseppe Lippolis)