NERA "Nèra"
(2016 )
A distanza di quattro anni dalla nascita del progetto, i Nèra sono tornati con un EP omonimo di cinque tracce che arriva al termine di un periodo di grandi restyling. La band fiorentina, infatti, ha vissuto un importante cambio di formazione: Riccardo Ducceschi ha sostituito Marco Labrosciano alla chitarra, uno strumento centrale per il sound proposto. Conseguentemente, la mutazione ha riguardato anche il nome stesso della band: da “Hyrady” a quello attuale. Rispetto ad allora, i toscani, oltre a cantare in italiano e non più in inglese, hanno effettuato una dolce virata verso un rock alternativo che, comunque, non perde l’urgenza e la rabbia di quell’hard che ne aveva contraddistinto l’esordio. Una robusta linea di basso è la colonna portante di “Quel Che Sei”, ed è su di essa che si stagliano eleganti squarci di chitarra, mentre “La Plastica” conserva un grande senso di tensione per tutta la prima parte, prima di deflagrare. “Amplesso” mantiene alto il livello d’attenzione, mentre i ritornelli di “Come Fosse Realtà” restano in mente ed abbracciano suoni potenti e aggressivi sui quali dal vivo ci sarà molto da pogare. A chiudere l’EP è “La Cosa Migliore”, e probabilmente il titolo dice con precisione la verità: musicalmente, sembra il pezzo più ispirato fra i cinque, nonostante il grande equilibrio che caratterizza questa seconda prova. I Nèra rappresentano un’altra speranza per il futuro di un genere che in Italia sta vivendo un ricambio generazionale ma che, se queste sono le premesse, non faticherà a trovare nuove certezze. (Piergiuseppe Lippolis)