recensioni dischi
   torna all'elenco


RAINA  "Geneticamente microfonato"
   (2016 )

Raina si racconta e lo fa ancora una volta senza “filtri”: si muove tra reggae e punk con naturalezza, spontaneità, genuinità. Schietta, sincera e mai banale la voce dei Villa Ada Posse, a distanza di cinque anni da “Che colpa ne ho”, torna con un nuovo lavoro solista dal titolo “Geneticamente Microfonato”: nove brani che mescolano vari generi (dall’hip hop al reggae, dalla dancehall alla soca fino al folk e al punk) e toccano diverse tematiche. Perla del disco è il brano “La gente è pazza” che vede la partecipazione del rapper romano Brusco: una canzone vera, ironica, molto orecchiabile. Un originale stornello romano in chiave raggamuffin dove non manca lo sguardo critico su una società troppo egoista, distratta e passiva: “La gente è cieca, la gente è pazza, la gente è strana, la gente sceglie il nemico che più fa pena... La gente è schiava, subisce non si ribella… Sono presi tutti solo da sé e dalle loro vite fino a quando qualcosa non gli succede”, cantano i due. E, ancora, “nessuno pensa a ciò che è giusto o a ciò che è bene ma solo a quello a cui conviene”. Simpatica, solare, ancora più ironica è “Lei non esce”, dove Raina invita una ragazza ad aprirsi al mondo: “Te prego acchiappalo un raggio de sole che fa bene all’umore”. Le canzoni del rapper si contraddistinguono per un linguaggio diretto, a tratti anche crudo, come in “Corre”, dove racconta la propria esperienza di vita. “Corre” è una riflessione sul tempo che passa in fretta, sulle delusioni, le sfide, l’amicizia, il lavoro, il diventare grandi: “Va tutto bene fino a quando si è ragazzi ma poi si cresce...”. Dolce e a tratti romantica è “Sorrido”, dove ripete: “la vita è la cosa più bella che c’è”. E’ un messaggio, un invito: vivere la quotidianità con leggerezza e senza stress, “prendila easy” canta Raina. Energiche, fresche e vivaci “Nato stanco” e “4G” (dove torna l’invito alla socialità, ad uscire dal proprio guscio), mentre “I Love Jamaica” è una sorta di “fotografia in musica” dei suoi viaggi nel Paese di Bob Marley (che omaggia anche sulla copertina del disco). C’è poi il grande soggetto antiproibizionista di cui Raina e la Villa Ada sono portavoce da anni. Lo ritroviamo in “Ganjamelier”, singolo di cui è stato realizzato anche un video, girato tra la Ganjatime Cup di Barcellona (settembre 2015) e la fiera di Roma Canapa Mundi (febbraio 2016) e montato da Mirco Virgili, il regista del film “Ganjia Fiction”. Ritmo e allegria, infine, in “Stamo ancora qua”, che celebra i 20 anni della Villa Ada Posse e che racchiude un pensiero tanto semplice quanto sincero: “Ti ringrazio musica per quello che mi hai dato”. (Luca Bussoletti)