recensioni dischi
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SIMONA ARMENISE  "Oru kami"
   (2016 )

Come l’origami è l’arte del piegare la carta per creare figure, così “Oru kami” (in giapponese, appunto, “piegare la carta”) è l’arte con cui la chitarrista barese Simona Armenise lavora la propria materia (non carta ma chitarre, synth, loop station) per creare figure musicali armoniche ed assonanti. Un bel viaggio, quello creato dalla Armenise in questo doppio cd (contenente 11 tracce più un video bonus), un’esperienza totale, vissuta con il vitale e decisivo apporto del grande Ares Tavolazzi, storico bassista degli Area e poi session man per Guccini, Venditti, Conte, Capossela e Finardi, qui di supporto (ma comunque da autentico protagonista) ai musicali voli pindarici di Simona. Voli elaborati e, soprattutto, vari e variegati, dal momento che in questo “Oru kami” confluiscono pariteticamente jazz e rock, acustico ed elettrico, partiture rigide ed improvvisazioni. Un percorso di miscelazioni quindi, o ancor meglio di mutazioni, che la Armenise aveva già cominciato nella sue precedenti esperienze, suonando basso e chitarra nel gruppo progressive Floating State, essendo membro dell’Accademia Mandolinistica Pugliese, e fondando la band Ten Meters Underground, specializzata (appunto) nella fusione di jazz, rock ed elettronica. Particolare e vincente, tra gli episodi di questo doppio album, soprattutto la rilettura strumentale de “L’abito della sposa” di Ivano Fossati, canzone che racconta della violenza subita dalle donne da parte dei soldati, in particolare degli stupri compiuti durante la guerra nell’ex Jugoslavia: brano, questo, che conserva intatto il senso struggente e drammatico dell’originale senza il supporto delle parole, quindi solo affidandosi ai suoni ed alle ambientazioni sonore. Esperimento difficile, senza dubbio, ma pienamente riuscito. Miele per le orecchie, davvero, questo disco, e fortemente raccomandabile anche per motivi extra-musicali: parte del ricavato della vendita del disco sarà infatti devoluto a sostegno delle attività di Emergency, l'associazione umanitaria italiana di Gino Strada che offre cure mediche e chirurgiche gratuite e di alta qualità a tutte le vittime della guerra, da qualsiasi parte o fazione si trovino. Un bel modo per fare del bene, ascoltando buona musica. (Andrea Rossi)