SIMONE GIANLORENZI "About her"
(2015 )
Diciamolo subito, noi invidiamo Simone Gianlorenzi, e neanche poco. Perché è, da lungo tempo, il compagno della splendida attrice, presentatrice e cantante Stefania Orlando. Ma, ancor di più, perché ha una dote davvero poco comune: quella, cioè, di essere un autentico virtuoso della chitarra riuscendo a non apparirlo. Proponendo, insomma, la propria perfetta tecnica delle 6 corde come se fosse la cosa più facile, quindi alla portata di tutti, che esista al mondo. Per chi invece, come chi vi scrive, si è dilettato dello strumento senza riuscire mai ad affinarsi più di tanto, questi sono smacchi autentici: uniti ad ammirazione pura e, come detto, infinita invidia. Detto ciò (e della tristezza che viene, in effetti, notando come sul web Simone appaia più sui siti di gossip, a causa delle frequentazioni di cui sopra, che su quelli musicali), diciamo che Gianlorenzi in carriera non si è fatto mancare niente, collaborando con personaggi del calibro di Steve Vai, John Scofield e Scott Henderson, divenendo da oltre 15 anni colonna portante del mensile di tecnica “Chitarre”, tenendo conferenze e seminari e, soprattutto, insegnando chitarra hard & heavy nelle più prestigiose scuole tricolori. Tutto questo è nato (guarda il destino) da un fatto tutt'altro che piacevole: a 17 anni, a causa di un brutto incidente in moto, Simone rimase a lungo bloccato a letto e, per sconfiggere la noia, cominciò a strimpellare una chitarra. Da allora non ha più smesso. Sono passati oltre 20 anni da quella disavventura, divenuta magicamente la sua più grande opportunità, ed ecco che (finalmente) Gianlorenzi mette su disco tutto l'amore e la passione che nutre per le proprie 6 corde. "About her" è appunto il suo esordio: tardivo, forse, ma straordinariamente centrato, grazie ad 8 episodi interamente strumentali che, a differenza di parecchi dischi ''colleghi'', non annoia proprio mai. Come se la voce della sua chitarra fosse la più bella tra le voci, rendendo vana ed inutile la presenza di qualsiasi altra voce, compresa quella umana. Già il titolo dell'opera è tutt'altro che casuale: uno dei suoni che Simone ama di più della chitarra elettrica è quello del delay ("non poteva essere altrimenti, visto il mio amore sfrenato e spudorato per gli U2 di The Edge", come spiega lui stesso). La parola ''delay'' italianizzata diventa così ''Di Lei'' che, tradotta nuovamente in inglese, diviene appunto ''About Her''. Disco più che notevole, insomma, e nel quale i giochi di parole non sono assolutamente finiti, da ''Depeche Mood'' (che citando simpaticamente Dave Gahan e compagni celebra a suo modo gli anni '80) fino a ''Bob (Rasta Lights)'', con le sue centrate ambientazioni reggae, fino a ''Rockstarwannabe'', probabilmente il brano migliore in assoluto del lotto. Un album pienamente raccomandabile, in buona sostanza, da consigliare non solo a chi si diletta dell'arte delle 6 corde. Se poi venisse a presentarcelo insieme a Stefania Orlando, ecco, non è che ci lamenteremmo. (Andrea Rossi)