recensioni dischi
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NAKED TRUTH  "Avian thug"
   (2015 )

A tre anni di distanza da “Ouroboros”, è tornato il quartetto dei Naked Truth con un nuovo lavoro che non porta novità rispetto al precedente, riprendendone i tratti caratteristici sospesi fra prog, jazz e numerose altre influenze. “Rapid Fire” apre con una batteria che fa strada a organo e tromba, ma soprattutto ad un basso che intesse trame che stupiscono dall’inizio alla fine del disco. Cambia un po’ il tono con la successiva “Lazy Elephant”: dal ritmo sostenuto di un’opener guidata da organo e batteria, si passa ad un pezzo vagamente psichedelico, in cui a spiccare è la tromba, oltre agli ottimi inserti di pianoforte. “Tense Shaman” risulta essere uno dei pezzi più coraggiosi e riusciti del lotto, in virtù di una forte attitudine ambient prodotta da una tensione verso la sperimentazione che qui raggiunge livelli parecchio alti fra trombe, tastiere elettriche e percussioni che conducono ad un sorprendente finale prog. Il mood della seconda parte del disco è più malinconico e sembra poter essere incarnato alla perfezione dalla bella ballata “Moon At Noon”. Nel complesso, “Avian Thug” è un buon disco che regala alcuni momenti parecchio brillanti e non ammette passaggi a vuoto, ma che, forse, risulta troppo legato ai Naked Truth che furono. Per il genere proposto, sarebbe stato ideale spingersi un po’ oltre e cambiare di più rispetto a “Ouroboros”, ma tant’è: “Avian Thug” è comunque un’esperienza bella e interessante, che conferma le ottime capacità creative di una band che, inoltre, ha ancora importanti margini di crescita. (Piergiuseppe Lippolis)