recensioni dischi
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BRASKI LACASSE  "So afraid to be alone"
   (2015 )

I Braski Lacasse si formano nell’ottobre 2011 ed esordiscono ufficialmente con un EP omonimo, nel 2013, dove possiamo ricordare pezzi come ''The flyer'', ''Anger'' e ''Two faced woman''. La musicalità è molto originale, tra melodia, cupezza e movimento. L’album “So afraid to be alone” rappresenta l’evoluzione artistica della band bolognese, e i pezzi in esso contenuti sono un perfezionamento di arrangiamenti in lavorazione già da tempo. I Braski Lacasse tengono molto bene il palco, offrono esibizioni teatrali e vagamente riconducibili a gruppi noti della scena underground. Il gruppo ha dichiarato di apprezzare musicisti come David Bowie, Kiss e tutto il filone musicale anni '70, che rappresenta le maggiori radici e influenze della band. Detto ciò, non ci sono dubbi che la loro produzione afferisca indiscutibilmente alla musica rock contemporanea. Si potrebbe parlare a lungo di ogni traccia dell’album e costruire una storia attorno a ciascuna, ma per ragioni di spazio ovviamente siamo obbligati a percorrere solo un piccolo tragitto insieme. L’album si apre con un'iniezione di energia, ''I loved you so (don't believe it)'', passa per ''A date with the devil'', un piacevole incontro del leader del gruppo con il diavolo, e arriva a ''Friends'', cupa nel messaggio trattato (l’amicizia che svanisce), profonda nella voce e accattivante nella parte strumentale. ''Metamorphosis'', traccia n.4, rappresenta invece una storia a sé già dalla prima nota: fortemente malinconica e introspettiva, possiede una melodia allusiva e intimistica, inebriante e suggestiva, sebbene nella seconda parte del brano ci sia qualche intramezzo che spezza l’atmosfera per mezzo di parti strumentali ben calcate e definite. ''Away the sun (it's Winter)'', ''Go in to the shell'' e ''Wild and lost'' chiudono in bellezza l’opera e offrono sonorità miste (dall’hard rock al gothic). La band mostra una fisionomia particolare già dai componenti del gruppo, con un'insolita quantomai azzeccata presenza di due frontmen/chitarristi che collaborano da tempo: Niccolò “Brain” Rangoni Machiavelli e Andrea “Cassa” Caselli.; completano la formazione Luciano “Amaro” Sibona a basso e contrabbasso, Vittorio “Vix” Bilacchi alla chitarra e Michele “Mitch Mitchell “Ronchi alla batteria. (Stefano Di Giacinto)