GIANNA NANNINI "Grazie"
(2006 )
Il mondo dei grandi della musica si divide in due categorie: c’è chi si accontenta di avere un grande passato e c’è chi invece non ne ha mai abbastanza del futuro. Gianna Nannini appartiene alla seconda categoria, capace, a trent’anni esatti dal debutto, di mettere nel suo diciassettesimo album una quantità di energia tale da far impallidire più della metà degli esordi in circolazione. Questione di stile. E di anima. Prodotto assieme a Will Malone, responsabile del suono degli Skunk Anansie, 'Grazie' ha una carica trascinante, che apre con un uno-due rock (“Sei Nell’Anima” e “Possiamo Sempre”), poi rallenta con “L’Abbandono” e “Grazie” prima di assestare tre colpi perfetti nel cuore del disco: “Babbino Caro” (in cui sembra PJ Harvey), “Treno Bis” (una bellissima ballata dolente) e “Io” (un pezzo ritmato e atipico). Quello che colpisce è la sincerità e l’energia della Nannini, segno che canta non perché deve, ma perché lo sente. E anche se nessuno ha il coraggio di dirlo, il miglior rock in Italia continua a farlo Gianna Nannini. (Andrea Morandi)