recensioni dischi
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OPERA  "La ruota del destino"
   (2015 )

S’intitola “La Ruota del Destino” l’ultimo disco degli Opera, pubblicato in forma digitale prima del rilascio ufficiale nei cari vecchi negozi di dischi in via d’estinzione. Inizia con la batteria di Nicko McBicci e poi è subito hard rock con l’ottima chitarra di Marco Ruggeri. Il genere proposto dalla band è questo: puro, essenziale, preciso, senza spazio per divagazioni di sorta. E non c’è il rischio d’annoiarsi o di sentirlo ripetitivo, in virtù della sua (comunque non eccessiva) brevità, ed anche del fatto che Nicko, Mic (basso) e Marco padroneggiano gli strumenti in maniera mirabile, basti pensare agli assoli di “Sospesi In Aria” o “Regina Delle Nevi” (e se ne potrebbero citare altri). Deborah è la voce del gruppo: il suo timbro, morbido e delicato, sebbene soprattutto in apertura possa sembrare inadatto al contesto hard rock, riesce a regalare comunque suggestioni interessanti. Anche la sua prestazione è di alto livello, nonostante il contrasto fra lo stile del cantato e le sonorità sia evidente e forse, in alcuni passaggi, leggermente eccessivo. Ma alla fine questo significa cercare un pelo nell’uovo in un disco che si contraddistingue per una produzione ottima ed una perizia tecnica di notevole spessore. Globalmente, c’è poco da discutere su un disco così ben fatto, nella speranza che tutti possano apprezzare il coraggio e la bellezza di un’opposizione (sound-voce) tanto forte quanto autentica. (Piergiuseppe Lippolis)